Lexambiente - Rivista Trimestrale di Diritto Penale dell'Ambiente
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TAR Campania (NA) Sez. IV n. 6692 del 4 dicembre 2023
Urbanistica.Conseguenza omessa notifica ordinanza di demolizione
L’omessa notifica dell'ordinanza di demolizione ai legittimati passivi indicati dall’art. 31 citato non implica infatti l'illegittimità del provvedimento demolitorio impugnato, bensì rileva ai solo fini della possibilità di poterne pretendere l'adempimento dal soggetto rimasto ignaro, poiché la notificazione attiene infatti non già alla fase di perfezionamento ma alla fase di integrazione dell'efficacia. Resta inteso che il destinatario ha pertanto l’onere di impugnare il provvedimento di demolizione – non notificato – dal momento in cui acquisisce la sua piena conoscenza.
Cass. Sez. III n. 50309 del 18 dicembre 2023 (UP 30 nov 2023)
Pres. Galterio Rel. Galanti Ric. Savoca
Ecodelitti.Combustione illecita di rifiuti
Il delitto di combustione illecita di rifiuti, di cui all'art. 256-bis, d.lgs. 3 aprile 2006, n. 152 - che è reato di pericolo concreto e di condotta, per la cui consumazione è irrilevante la verifica del danno all'ambiente - punisce con l'elevata pena ivi prevista, salvo che il fatto non costituisca più grave reato, la combustione illecita dei soli «rifiuti abbandonati ovvero depositati in modo incontrollato». Il riferimento, dunque, è alle condotte richiamate nell'art. 255, comma 1 (e 256, comma 2) d.lgs. 152/2006 e, per il principio di tassatività, non può estendersi a rifiuti che siano oggetto di forme di gestione autorizzata o comunque lecita. L'incenerimento a terra è una forma di gestione dei rifiuti che necessita di autorizzazione, sicché, laddove questa manchi e non si tratti di condotta commessa su rifiuti abbandonati o depositati in modo incontrollato potrebbe sussistere la residuale ipotesi contravvenzionale di smaltimento non autorizzato di cui all'art. 256, comma 1, d.lgs. 152/2006, punibile anche a titolo di colpa.
Corte di giustizia (Quarta Sezione) 11 gennaio 2024
«Rinvio pregiudiziale – Ambiente – Convenzione di Aarhus – Articolo 9, paragrafi da 3 a 5 – Accesso alla giustizia – Società civile professionale di avvocati – Ricorso diretto a contestare atti amministrativi – Ricevibilità – Requisiti previsti dal diritto nazionale – Assenza di violazioni di diritti e di interessi legittimi – Non eccessiva onerosità dei procedimenti giurisdizionali – Ripartizione delle spese – Criteri»
Consiglio di Stato Sez. VI n. 10253 del 29 novembre 2023
Urbanistica.Demolizione e sequestro delle opere abusive
La mancata ottemperanza all'ordine di demolizione può non esser giustificata dal solo fatto che le opere abusive siano state oggetto di sequestro adottato dall'Autorità Giudiziaria Ordinaria; in questi casi tranne che l'Autorità stessa affermi l'attualità di tal misura cautelare, è pur sempre possibile richiederle il dissequestro allo scopo di eseguire tale ordine. Ne consegue che non può essere ritenuta la ineseguibilità dell’ordine demolitorio per la mancanza di una condizione costitutiva dell’esercizio del potere. Nemmeno può essere assumere rilievo la risalenza delle opere, poiché in caso di abusi edilizi, il provvedimento con cui viene ingiunta la demolizione di un immobile abusivo, anche nel caso in cui sia adottato dopo un lungo lasso di tempo dalla commissione dell'abuso, essendo un atto vincolato, non richiede una motivazione in ordine alle ragioni di pubblico interesse sottese
Cass. Sez. III n. 50772 del 20 dicembre 2023 (UP 23 nov 2023)
Pres. Ramacci Rel. Gai Ric. Cordioli
Ecodelitti.Ordine di ripristino e prescrizione del reato
L'art. 452 - quaterdecies, comma 4 cod. pen. stabilisce, (in assoluta continuità normativa con il precedente disposto di cui all'art. 260, comma 4, d.lgs 152/2006) che "il giudice, con la sentenza di condanna o con quella emessa ai sensi dell'art. 444 del codice di procedura penale, ordina il ripristino dello stato dell'ambiente e può subordinare la concessione della sospensione condizionale della pena all'eliminazione del danno o del pericolo per l'ambiente”. Il chiaro tenore della disposizione non lascia dubbi all’interprete. Per espressa volontà del legislatore l’ordine di ripristino dello stato dall’ambiente è subordinato alla pronuncia di sentenza di condanna o di applicazione di pena con esclusione della sentenza che dichiara la prescrizione del reato.
Consiglio di Stato Sez.II n.10589 del 6 dicembre 2023
Urbanistica.Impugnazione ordinanza di demolizione e controinteressati
In sede di impugnazione di un’ordinanza di demolizione di abusi edilizi, deve ritenersi contraddittore necessario il soggetto che abbia provveduto a segnalare l’abuso e il cui diritto di proprietà risulta direttamente leso dall’opera edilizia. Tale orientamento, lungi dal porsi in contrasto con l’indirizzo tradizionale in base al quale nell’impugnazione di un’ordinanza di demolizione o di un diniego di sanatoria non sono normalmente configurabili controinteressati nei confronti dei quali sia necessario instaurare un contraddittorio, ne costituisce una doverosa precisazione, laddove, come nel caso in esame, il diritto di proprietà del controinteressato pretermesso risulti direttamente inciso dalle opere edilizie realizzate in assenza di titolo
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