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LEXAMBIENTE Rivista giuridica a cura di Luca Ramacci - ISSN 2499-3174
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Urbanistica.Differenze tra dichiarazione di idoneità statica e certificato di collaudo

Dettagli
Categoria principale: Urbanistica
Categoria: Cassazione Penale
Pubblicato: 24 Marzo 2025
Visite: 772

Cass. Sez. III n. 10429 del 17 marzo 2025 (CC 6 feb 2025)
Pres. Ramacci Est. Galanti Ric. PG in proc. Natale
Urbanistica.Differenze tra dichiarazione di idoneità statica e certificato di collaudo

Una certificazione/dichiarazione di idoneità statica non equivale al certificato di collaudo e non ne costituisce equipollente.  Un «certificato di collaudo statico» è il prodotto di un insieme di obblighi e regole normativamente ben determinati, relativi alla qualificazione dei tecnici, e della loro anzianità professionale, dei costruttori, dei materiali, della tipologia degli esami e delle ispezioni, ecc.; la certificazione di idoneità statica, no. Dal canto suo, la «dichiarazione di idoneità statica» contiene le stesse considerazioni in termini di valutazione della sicurezza strutturale, vale a dire, gli stessi elementi che portano il tecnico estensore, su sua responsabilità, al proprio convincimento sulla sicurezza delle opere strutturali della costruzione, di quelli contenute nel certificato di collaudo statico, e conduce alle medesime conclusioni sostanziali. 

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Urbanistica.Regime intertemporale di applicazione del c.d. d.l. “salva casa”

Dettagli
Categoria principale: Urbanistica
Categoria: Consiglio di Stato
Pubblicato: 24 Marzo 2025
Visite: 568


Consiglio di Stato Sez. II n. 1394 del 19 febbraio 2025  
Urbanistica.Regime intertemporale di applicazione del c.d. d.l. “salva casa”

Deve escludersi – in ragione del principio tempus regit actum – l’applicabilità dello ius superveniens costituito dall’art. 36-bis d.P.R. 6 giugno 2001, n. 380, introdotto dal d.l. n. 69/2024 (convertito con modificazioni dalla l. n. 105 del 2024), entrato in vigore il 30 maggio 2024, alle S.C.I.A. in sanatoria presentate in precedenza, giacché non si rinviene nel testo del d.l. n. 69/2024 (né è stata altrimenti indicata) alcuna disposizione transitoria intesa a consentire l’applicazione in via retroattiva della nuova disciplina alle istanze presentate prima della sua entrata in vigore, sicché, in difetto di un’espressa statuizione di retroattività, non può che trovare applicazione la regola generale sancita dall’art. 11 disp. prel. c.c.

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Beni culturali.Valutazione dell'interesse culturale

Dettagli
Categoria principale: Beni Culturali
Categoria: Consiglio di Stato
Pubblicato: 24 Marzo 2025
Visite: 777

Consiglio di Stato Sez. VI n. 1743 del 28 febbraio 2025
Beni culturali.Valutazione dell'interesse culturale

La valutazione dell'interesse culturale di un bene comporta un'ampia discrezionalità tecnico-valutativa, poiché richiede l'applicazione di conoscenze tecniche specialistiche in settori scientifici come storia, arte e architettura, che presentano margini significativi di opinabilità. L'apprezzamento svolto dall'Amministrazione incaricata della tutela, in conformità al principio di cui all'art. 9 Cost., è soggetto a sindacato giudiziale solo per verificare la logicità, coerenza e completezza della valutazione. Tuttavia, il giudice amministrativo può solamente censurare le valutazioni che eccedono i limiti della opinabilità scientifica, senza sostituire il giudizio dell'Amministrazione con il proprio, ugualmente opinabile. Pertanto, la valutazione concernente l'interesse culturale rilevante, che giustifica di un vincolo, è un'esclusiva prerogativa dell'Amministrazione responsabile del relativo vincolo e può essere oggetto di sindacato giudiziale solo per evidenti incoerenze e illogicità che mettano in dubbio la validità della valutazione discrezionale tecnica

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Urbanistica.Trasformazione di un solaio di copertura in terrazzo

Dettagli
Categoria principale: Urbanistica
Categoria: Consiglio di Stato
Pubblicato: 24 Marzo 2025
Visite: 888

Consiglio di Stato Sez. IV n. 2307 del 20 marzo 2025
Urbanistica.Trasformazione di un solaio di copertura in terrazzo

In termini urbanistici, la differenza tra un lastrico solare e un terrazzo consiste nella circostanza che il primo si configura quale parte di un edificio che, pur praticabile e piana, resta un tetto, o quanto meno una copertura di ambienti sottostanti, mentre il terrazzo è inteso come ripiano anch’esso di copertura, ma che nasce già delimitato all'intorno da balaustre, ringhiere o muretti, indici di una ben precisa funzione di accesso e utilizzo per utenti. Invero, la trasformazione di un solaio di copertura in terrazzo, mediante specifici interventi edilizi, necessita del rilascio del permesso di costruire non essendo realizzabile detta trasformazione tramite semplice SCIA né tramite comunicazione di inizio lavori ex art. 6 d.P.R. n. 380 del 2001.

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Rifiuti.Compost e digestato: materiali EoW solo se impiegati a norma

Dettagli
Categoria principale: Rifiuti
Categoria: Dottrina
Pubblicato: 21 Marzo 2025
Visite: 1173

Compost e digestato: materiali EoW solo se impiegati a norma

di Mauro SANNA

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Ambiente in genere.Autorizzazione integrata ambientale

Dettagli
Categoria principale: Ambiente in genere
Categoria: Consiglio di Stato
Pubblicato: 21 Marzo 2025
Visite: 652

Consiglio di Stato Sez. IV n. 1564 del 24 febbraio 2025
Ambiente in genere.Autorizzazione integrata ambientale

Le valutazioni sottese alla rilascio dell’autorizzazione integrata ambientale e alle relative modifiche implicano il ricorso a nozioni tecnico scientifiche in materia ambientale, connotate da un’ampia discrezionalità in merito ai possibili effetti ambientali o sanitari della modifica proposta, sindacabili dalla giurisdizione amministrativa di legittimità nei soli casi di esiti abnormi o manifestamente illogici. La “fase della “valutazione del rischio” è caratterizzata prevalentemente (anche se non esclusivamente) dalla “scientificità” della valutazione, demandata pertanto ad un organo tecnico, mentre, le successive fasi della gestione del rischio e della decisione si connotano prevalentemente (anche se non esclusivamente) per la loro “politicità” e sono, pertanto, affidate ad un soggetto “ politico” in quanto implicanti decisioni ampiamente discrezionali”. Ne consegue, quindi, che anche il solo ragionevole e motivato dubbio di compatibilità del progetto alle condizioni astrattamente idonee all’aggiornamento dell’AIA legittima, in forza del principio di precauzione, l’imposizione da parte della P.A di un nuovo procedimento autorizzatorio. Il richiamato principio di precauzione consiste, come è noto, in un criterio di gestione del rischio in condizioni di incertezza scientifica. Esso risponde, dunque, alla necessità di fronteggiare e/o gestire i c.d. “rischi incerti” e si distingue dalla nozione di “prevenzione” in quanto mentre quest’ultima può entrare in gioco solo a fronte di “rischi certi”, ossia in presenza «di rischi scientificamente accertati e dimostrabili, ovverosia in presenza di rischi noti, misurabili e controllabili», la precauzione, al contrario, trova il proprio campo di applicazione allorché un determinato rischio risulti ancora caratterizzato da margini più o meno ampi di incertezza scientifica circa le sue cause o i suoi effetti. Ne consegue, quindi, che in nome del principio di precauzione, l’intervento preventivo non può attendere l’inconfutabile prova scientifica degli effetti dannosi, ma deve essere predisposto sulla base di attendibili valutazioni di semplice possibilità/probabilità del rischio, sulla base delle conoscenze scientifiche e tecniche “attualmente” e “progressivamente” disponibili.

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  • Urbanistica.Conseguenze della acquisizione al patrimonio del Comune dell'immobile abusivo
  • Urbanistica.Vincolo a verde stradale
  • Ambiente in genere.Reato di abusiva occupazione di spazio demaniale marittimo
  • Urbanistica.Variazioni degli indici di fabbricazione e aree già edificate
  • Urbanistica.Natura dell'ordine di demolizione del manufatto abusivo disposto con la sentenza di condanna
  • Urbanistica.Condono e nozione di completamento delle opere abusive
  • Rifiuti.Sversamento di liquami fognari
  • Urbanistica.Annullamento d’ufficio di un titolo edilizio in sanatoria a distanza di tempo
  • Sviluppo sostenibile. Impianti alimentati da fonti rinnovabili
  • Caccia e animali.Guardie zoofile ambientali

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