Lexambiente - Rivista Trimestrale di Diritto Penale dell'Ambiente
Nell'area dedicata alla rivista è scaricabile l'ultimo fascicolo pubblicato
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Cassazione: gli indumenti usati non sono sottoprodotti
di Gianfranco AMENDOLA
TAR Marche Sez. II n. 817 del 26 ottobre 2024
Urbanistica.Abuso edilizio consistente in una pluralità di opere e necessità di valutazione unitaria
Al fine di valutare l'incidenza sull'assetto del territorio dell’intervento consistente in una pluralità di opere, deve essere svolto dall’Amministrazione procedente un apprezzamento globale e non una valutazione frazionata dei singoli interventi, posto che un approccio atomistico agli abusi, non consente di inquadrare adeguatamente l'impatto effettivo complessivo. Deve quindi ribadirsi che in caso di abuso edilizio, infatti, non è dato scomporne una parte per negare l'assoggettabilità ad una determinata sanzione demolitoria, in quanto il pregiudizio arrecato al regolare assetto del territorio deriva non da ciascun intervento a sé stante bensì dall'insieme delle opere nel loro contestuale impatto edilizio e nelle reciproche interazioni. L'opera edilizia abusiva va identificata con riferimento all'immobile o al complesso immobiliare, essendo irrilevante il frazionamento dei singoli interventi avulsi dalla loro incidenza sul contesto immobiliare unitariamente considerato
Rifiuti. Deposito temporaneo: con RENTRI nessuna disattenzione potrà sfuggire al controllo
di Marcello FRANCO
Consiglio di Stato Sez. VI n. 8582 del 28 ottobre 2024
Elettrosmog.Installazione o esercizio di stazioni ricetrasmittenti negli aeroporti civili e nelle aree adiacenti soggette alle relative servitù
La previsione di cui all’art. 115, comma 3, del D.Lgs. n. 259/2003, dispone: “Ai fini dell'installazione o dell'esercizio di stazioni ricetrasmittenti negli aeroporti civili e nelle aree adiacenti soggette alle relative servitù, l'interessato è tenuto ad acquisire preventivamente il benestare di competenza dell'Ente nazionale per l'aviazione civile relativamente agli aspetti di sicurezza aeronautici”. Tale disposizione deve intendersi riferita non solo ai casi di nuova edificazione delle stazioni ricetrasmittenti ma a tutte le ipotesi in cui siano apportate delle modificazioni dell’impianto. Lo si ricava dalla ratio della previsione che è volta a consentire la valutazione da parte dell’E.N.A.C. per le finalità di sicurezza aeronautica, che potrebbe risultare messa a rischio non solo dalla nuova installazione di un impianto ma anche da modifiche allo stesso che possano ingenerare differenti campi elettromagnetici in grado di interferire con la sicurezza aerea.
Cass. Sez. III n. 41169 del 7 novembre 2024 (CC 3 ott 2024)
Pres. Ramacci Rel. Aceto Ric. Pizzo
Urbanistica.Inammissibilità del condono edilizio richiesto per immobile fittiziamente frazionato
Non è ammissibile il condono edilizio di una costruzione quando la richiesta di sanatoria sia presentata frazionando l'unità immobiliare in plurimi interventi edilizi, in quanto è illecito l'espediente di denunciare fittiziamente la realizzazione di plurime opere non collegate tra loro, quando invece le stesse risultano finalizzate alla realizzazione di un unico manufatto e sono a esso funzionali, sì da costituire una costruzione unica
Consiglio di Stato Sez. V n. 8316 del 17 ottobre 2024
Urbanistica.Permesso di costruire in sanatoria e decorrenza del termine per impugnare
La piena conoscenza - cui fa riferimento l'art. 41, comma 2, c.p.a. per individuare il dies a quo dell'impugnazione - non può essere intesa quale conoscenza integrale del provvedimento, che si intende impugnare e delle sue motivazioni, atteso che - per individuare il dies a quo di decorrenza - basta la percezione dell'esistenza di un provvedimento amministrativo e degli aspetti che ne rendono evidente l'immediata e concreta lesività per la sfera giuridica dell'interessato, al fine di garantire l'esigenza di certezza giuridica connessa alla previsione di un termine decadenziale per l'impugnativa degli atti amministrativi, senza che ciò possa intaccare il diritto di difesa in giudizio ed al giusto processo, garantiti invece dalla congruità del termine temporale per impugnare, decorrente dalla conoscenza dell'atto nei suoi elementi essenziali e dalla possibilità di proporre successivi motivi aggiunti
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