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LEXAMBIENTE Rivista giuridica a cura di Luca Ramacci - ISSN 2499-3174
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Ambiente in genere.Caratteristiche della VAS

Dettagli
Categoria principale: Ambiente in genere
Categoria: Giurisprudenza Amministrativa TAR
Pubblicato: 09 Marzo 2022
Visite: 1830

TAR Sicilia (PA) Sez. II n. 380 del 2 febbraio 2022      
Ambiente in genere.Caratteristiche della VAS

La cd. valutazione ambientale strategica (VAS) è la valutazione delle conseguenze ambientali di piani e programmi al fine ultimo di assicurare lo sviluppo sostenibile di un territorio sotto il profilo ambientale, procedura finalizzata precipuamente a mettere in rilievo le possibili cause di un degrado ambientale derivante dall’adozione di piani e programmi interessanti il territorio, introdotta dalla Direttiva comunitaria 2001/42/CE che prevede, appunto, la sua applicazione a piani e programmi produttivi di effetti significativi sull'ambiente. La VAS concerne la pianificazione e la programmazione alle quali l’amministrazione è obbligata, ed è concomitante alla stessa così da favorire l’emersione e l’evidenziazione dell’interesse ambientale di modo che esso venga in via prioritaria considerato dall’amministrazione mentre la VIA concerne i singoli progetti ed è necessaria ai fini della verifica dell’entità dell’impatto ambientale dell’opera proposta, in guisa da stimolare soluzioni mitigative da valutare secondo il principio dello sviluppo sostenibile, sino all’opzione “zero”, qualora l’impatto non sia evitabile neanche con l’adozione di cautele. Ne consegue che la VAS è uno strumento previsto dal legislatore nell’ambito dei procedimenti volti all’adozione di strumenti di pianificazione o programmazione territoriale e non come nel caso di specie di provvedimenti puntuali di approvazione di specifici progetti.

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Urbanistica. Utilizzazione opera in cemento armato o a struttura metallica prima del rilascio del certificato di collaudo

Dettagli
Categoria principale: Urbanistica
Categoria: Cassazione Penale
Pubblicato: 08 Marzo 2022
Visite: 2052

Cass. Sez. III n. 5307 del 15 febbraio 2022 (PU 11 gen 2022)
Pres. Petruzzellis Est. Corbetta Ric. Bacchini
Urbanistica. Utilizzazione opera in cemento armato o a struttura metallica prima del rilascio del certificato di collaudo

 Il reato di cui all'art. 75 d.P.R. 6 giugno 2001, n. 380 (utilizzazione di un'opera in cemento armato o a struttura metallica prima del rilascio del certificato di collaudo) ha natura di reato permanente a condotta mista in quanto comprende, da un lato, un aspetto commissivo costituito dall'utilizzazione dell'edificio e, dall'altro, un aspetto omissivo, costituito dalla mancata richiesta di collaudo all'autorità competente, con la conseguenza che il momento di cessazione della condotta antigiuridica, da cui far decorrere il termine di prescrizione, coincide con il momento di dismissione dell'utilizzo dell'immobile ovvero con il collaudo

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Acque. Modifiche non sostanziali delle condizioni di scarico

Dettagli
Categoria principale: Acque
Categoria: Giurisprudenza Amministrativa TAR
Pubblicato: 08 Marzo 2022
Visite: 4315

TAR Veneto Sez. II n. 193 del 31 gennaio 2022
Acque. Modifiche non sostanziali delle condizioni di scarico

La disciplina statale dell’autorizzazione agli scarichi è prevista dall’art. 124 D.Lgs. 152/06, che al comma 12, in relazione agli interventi di ampliamento di stabilimenti già autorizzati, stabilisce che, ove dall’ampliamento “derivi uno scarico avente caratteristiche qualitativamente e/o quantitativamente diverse da quelle dello scarico preesistente, deve essere richiesta una nuova autorizzazione allo scarico, ove quest'ultimo ne risulti soggetto. Nelle ipotesi in cui lo scarico non abbia caratteristiche qualitative o quantitative diverse, deve essere data comunicazione all'autorità competente, la quale, verificata la compatibilità dello scarico con il corpo recettore, adotta i provvedimenti che si rendano eventualmente necessari.”. Da tale norma – in coerenza con la quale devono essere interpretate anche le disposizioni di rango secondario che ne costituiscono attuazione – emerge che, anche in caso di modifiche non sostanziali delle condizioni di scarico è fatto salvo un potere di intervento delle autorità competenti a tutela del corpo recettore

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Urbanistica.Lottizzazione abusiva e confisca in caso di prescrizione del reato

Dettagli
Categoria principale: Urbanistica
Categoria: Cassazione Penale
Pubblicato: 07 Marzo 2022
Visite: 2089

Cass. Sez. III n. 5816 del 18 febbraio 2022 (PU 18 gen 2022)
Pres. Sarno Est. Corbo Ric. Esposti
Urbanistica.Lottizzazione abusiva e confisca in caso di prescrizione del reato

In tema di lottizzazione abusiva, se l’attività istruttoria compiuta al fine di verificare l’eventuale maturazione della prescrizione del reato consente di pervenire anche ad un «pieno accertamento» del fatto, non si vede perché sia preclusa l’adozione di una statuizione di confisca. Secondo Sez. U, n. 13539 del 2020, Perroni, infatti, per l’ammissibilità di un provvedimento di confisca, non è necessaria una sentenza di condanna, ma solo un «pieno accertamento» dei fatti conseguito sulla base di un’attività istruttoria che, nel momento in cui viene compiuta, è funzionale innanzitutto ad una verifica delle condizioni per adottare una decisione sul merito dell’imputazione, e che, quindi, è stata svolta quando non era ancora possibile una applicazione della regola di cui all’art. 129, comma 1, cod. proc. pen. 

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Urbanistica.Diritto del proprietario di chiudere il fondo

Dettagli
Categoria principale: Urbanistica
Categoria: Giurisprudenza Amministrativa TAR
Pubblicato: 07 Marzo 2022
Visite: 2550

TAR Lombardia (MI) Sez. II n. 170 del 26 gennaio 2022
Urbanistica.Diritto del proprietario di chiudere il fondo

Il diritto del proprietario di chiudere il fondo, previsto dall'art. 841 del codice civile, può essere limitato e conformato dalle norme urbanistiche allo scopo di tutelare interessi pubblici sovraordinati, in particolare di natura ambientale e paesistica. Le disposizioni urbanistiche aventi contenuto limitativo sono però, a loro volta, tenute a rispettare un rapporto di stretta proporzionalità nei confronti dell'interesse pubblico tutelato. Simile principio vale anche con riferimento ai Regolamenti comunali che possono, quindi, porre delle limitazioni al diritto di cui all’art. 841 c.c. se giustificate da peculiari interessi pubblici da bilanciarsi, comunque, con quelli protetti dalla previsione codicistica che risiedono nella tutela della sicurezza e della riservatezza del proprietario

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Beni culturali.Trabucco

Dettagli
Categoria principale: Beni Culturali
Categoria: Corte Costituzionale
Pubblicato: 07 Marzo 2022
Visite: 2306

Corte costituzionale n. 45 del 26 febbraio 2022

Oggetto: Ambiente - Norme della Regione Molise - Disposizioni in materia di valorizzazione e utilizzazione commerciale e turistica del trabucco molisano - Definizione, obiettivi e finalità - Previsione che i trabucchi e l'area circostante fino a una fascia di 50 metri dal sedime sono considerati beni culturali sottoposti alla disciplina di cui al decreto legislativo n. 42 del 2004. Piani di recupero - Previsione che i Comuni devono redigere piani per il recupero, il ripristino, la conservazione e la costruzione dei trabucchi. Disposizioni tecniche - Parametri dimensionali dei nuovi trabucchi - Applicabilità anche in caso di ristrutturazione e ampliamento dei trabucchi esistenti.
Dispositivo: illegittimità costituzionale - non fondatezza nei sensi di cui in motivazione

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  • Ambiente in genere.L’inserimento dell’ambiente in Costituzione non è né inutile né pericoloso
  • Rifiuti.Proprietario non responsabile e assunzione volontaria degli obblighi di caratterizzazione o bonifica
  • Urbanistica.Immobile abusivo e mantenimento sequestro
  • Urbanistica.Impianti di smaltimento o recupero rifiuti e variante allo strumento urbanistico comunale
  • Acque.Caso fortuito
  • Urbanistica.Completamento di interventi su opere abusive
  • Rumore.Pubblico esercizio
  • Urbanistica.Natura permanente degli abusi
  • Rifiuti.Eow-fine rifiuto
  • Ambiente in genere.Valutazione degli effetti di determinati piani e programmi sull’ambiente

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