Rifiuti.Abbandono ed individuazione del soggetto responsabile
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TAR Campania (NA) Sez. V n. 851 del 2 febbraio 2024
Rifiuti.Abbandono ed individuazione del soggetto responsabile
Secondo l'art. 183, lett. h) dlv 152\2006 è considerato detentore dei rifiuti il produttore degli stessi o la persona fisica o giuridica che ne è in possesso. L'art. 188, primo comma del medesimo decreto stabilisce, a sua volta, che la responsabilità in ordine alla corretta gestione dei rifiuti compete al produttore iniziale o ad altro detentore, mentre il quarto comma di questa medesima norma precisa che tale responsabilità non viene meno con la consegna dei rifiuti ad altri soggetti, a meno che vi sia stato conferimento al servizio pubblico di raccolta ovvero conferimento a soggetti autorizzati alle attività di recupero o di smaltimento, e a condizione che il detentore abbia ricevuto il formulario di cui al successivo articolo 193. Risulta evidente in tale quadro che il soggetto che produce il rifiuto, fintantoché non se ne libera nei modi indicati dal citato art. 188, quarto comma, del d.lgs. n. 152 del 2006, è responsabile della corretta gestione del medesimo ed è quindi colui che deve essere individuato quale autore dell'abbandono nel caso in cui il materiale non venga correttamente smaltito.
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Urbanistica.Deregulation edilizia s.c.i.a. (o c.i.l.a.) illegittima e tutela del terzo pregiudicato gli effetti del silenzio del comune nel rapporto tripolare.
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Deregulation edilizia s.c.i.a. (o c.i.l.a.) illegittima e tutela del terzo pregiudicatogli effetti del silenzio del comune nel rapporto tripolare.
Nota a margine della sentenza del Consiglio di Stato Sez. II, dell'11 ottobre 2023, n. 8861
di Lorenzo Bruno MOLINARO
Urbanistica.Giurisdizione per controversie riguardanti pretese scaturenti da una convenzione accessiva a un Piano attuativo
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TAR Lombardia (MI) Sez. IV n. 202 del 29 gennaio 2024
Urbanistica.Giurisdizione per controversie riguardanti pretese scaturenti da una convenzione accessiva a un Piano attuativo
Le controversie riguardanti pretese scaturenti da una convenzione accessiva a un Piano attuativo, rientrano nella giurisdizione esclusiva del giudice amministrativo ai sensi dell’art. 133, comma 1, lett. a), n. 2, e lett. f), cod. proc. amm. perché si tratta di obbligazioni derivanti da strumenti convenzionali che vanno ricompresi tra gli accordi sostitutivi di provvedimenti amministrativi, ai sensi dell’art. 11 della legge n. 241 del 1990, in materia urbanistica ed edilizia
Ambiente in genere.Il procedimento di estinzione delle contravvenzioni di cui agli artt. 318-bis e ss. T.U.A. tra criticità e difficoltà applicative.
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Il procedimento di estinzione delle contravvenzioni di cui agli artt. 318-bis e ss. T.U.A. tra criticità e difficoltà applicative.
di Giulia BALLARINI
Ambiente in genere.Diritto di accesso civico
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TAR Toscana Sez. III n. 239 del 27 febbraio 2024
Ambiente in genere.Diritto di accesso civico
Il decreto legislativo 14 marzo 2013, numero 33, ha introdotto un nuovo istituto nell’ordinamento giuridico nazionale, riconoscendo e tutelando l’accesso civico, successivamente generalizzato, allo scopo di favorire forme diffuse di controllo sul perseguimento delle funzioni istituzionali, in evidente discontinuità con l’istituto dell’accesso documentale ordinario, previsto dalla legge sul procedimento amministrativo, numero 241 del 1990, solo in quanto strumentale alla protezione di un interesse individuale. La tutela del diritto di accesso civico è talmente estesa da contemplare la possibilità di esercitare tale diritto anche dopo la scadenza del periodo di pubblicazione obbligatoria di dati, informazioni e documenti, essendo consentito a chiunque di pretendere “a posteriori” la pubblicazione di dati, informazioni o documenti che non siano stati tempestivamente pubblicati, in violazione degli obblighi di legge. La novità dell’istituto esclude la possibilità di applicazione retroattiva dello stesso, con riferimento a documenti, informazioni o dati che avrebbero dovuto essere pubblicati in epoca precedente il riconoscimento del diritto di accesso civico e non lo sono stati. Il principio di irretroattività della legge comporta che una nuova legge non possa applicarsi ai rapporti giuridici anteriori alla sua entrata in vigore, né a quelli sorti anteriormente ed ancora in essere
Urbanistica.Tolleranze costruttive
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TAR Calabria (CZ) Sez. II n. 112 del 25 gennaio 2024
Urbanistica.Tolleranze costruttive
Le c.d. tolleranze costruttive di cui all’art. 34-bis d.P.R. n. 380 del 2001 consistono in un istituto per cui non è da considerarsi violativo del titolo edilizio un fabbricato che si discosti dal progetto assentito in misura minima. Nondimeno, allorché lo scostamento sia maggiore della soglia di rilevanza fissata dal legislatore, è evidente che le superfici e le volumetrie che sarebbero state ricomprese nelle c.d. tolleranze costruttive non debbono essere scomputate, ai fini del calcolo della sanzione amministrativa alternativa alla demolizione dei cui all’art. 34 d.P.R. n. 380 del 2001, dalla superficie e dalla volumetria abusivamente realizzate. Al contrario, tali superfici e volumetrie partecipano a determinare la misura dell’abuso.
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