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LEXAMBIENTE Rivista giuridica a cura di Luca Ramacci - ISSN 2499-3174
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Caccia e animali.E’ incostituzionale l’apertura con legge della caccia alla Tortora selvatica all’1 settembre

Dettagli
Categoria principale: Caccia e Animali
Categoria: Dottrina
Pubblicato: 17 Luglio 2024
Visite: 1652

E’ incostituzionale l’apertura con legge della caccia alla Tortora selvatica all’1 settembre
di Stefano DELIPERI

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Beni ambientali.Natura reale delle sanzioni

Dettagli
Categoria principale: Beni Ambientali
Categoria: Consiglio di Stato
Pubblicato: 17 Luglio 2024
Visite: 1443

Consiglio di Stato Sez. VII n. 4946 del 3 giugno 2024
Beni ambientali.Natura reale delle sanzioni

L'art. 167 del D.Lgs. 22 gennaio 2004, n. 42 prevede la sanzione pecuniaria come alternativa alla sanzione di carattere reale della rimozione dell'opera realizzata senza autorizzazione paesaggistica, rimettendo la scelta tra le due all'amministrazione preposta alla tutela del vincolo. Dunque, la sanzione è delineata non come mera sanzione pecuniaria, ma come sanzione riparatoria alternativa al ripristino dello status quo ante; proprio in funzione della sua natura di carattere ripristinatoria alternativa alla demolizione viene ragguagliata "al pagamento di una somma equivalente al maggiore importo tra il danno arrecato e il profitto conseguito mediante la trasgressione" e, in base all'art. 167 del D.Lgs. n. 42 del 2004, le somme "sono utilizzate per finalità di salvaguardia, interventi di recupero dei valori ambientali e di riqualificazione delle aree degradate". Pertanto, come in generale per le sanzioni pecuniarie in materia edilizia, tali sanzioni pecuniarie non hanno carattere punitivo, con la conseguenza che sono sottratte al principio della responsabilità personale dell'autore della violazione, di cui alla L. n. 24 novembre 1981, n. 689. Tale sanzione, pur se di carattere pecuniario, partecipa della medesima natura di ricomposizione dell'ordine urbanistico della legalità violata e di soddisfazione del prevalente interesse pubblico all'ordinato assetto del territorio. Il potere di irrogare le sanzioni cui all'art. 167 d.lgs. n. 42/2004, è posto a presidio dell'interesse pubblico di rango costituzionale alla preservazione del paesaggio ed è esercitabile finché perdura l'illecito, che ha natura permanente e cessa soltanto con la rimessione in pristino o con il pagamento della sanzione irrogata. Quindi tale illecito, stante il suo carattere permanente, è soggetto all’imprescrittibile potere repressivo sanzionatorio dell’amministrazione preposta alla gestione del vincolo e quindi dotata di un potere autoritativo che nel vigente sistema si considera esercitabile in ogni tempo e senza necessità di motivazione in ordine al ritardo. Ne consegue che l’illecito amministrativo permanente cesserà solo con il ripristino dei luoghi (ad opera del trasgressore o d’ufficio) oppure nei casi di accertata compatibilità paesistica con l’irrogazione e il pagamento della specifica sanzione risarcitoria, per cui, nel caso concreto il potere sanzionatorio non era prescritto.

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Urbanistica.Limiti alla ristrutturazione dei ruderi

Dettagli
Categoria principale: Urbanistica
Categoria: Cassazione Penale
Pubblicato: 16 Luglio 2024
Visite: 1440

Cass. Sez. III n. 26517 del 5 luglio 2024 (UP 13 mar 2024)
Pres. Ramacci Est. Noviello Ric.Di Giovanni 
Urbanistica.Limiti alla ristrutturazione dei ruderi

Interventi edilizi legittimi su di un cd. rudere, compresa in particolare la ristrutturazione, impongono, quale imprescindibile condizione, che sia possibile accertare la preesistente consistenza di ciò che si è demolito o è crollato e che tale accertamento dovrà essere effettuato con il massimo rigore e dovrà necessariamente fondarsi su dati certi ed obiettivi, quali documentazione fotografica, cartografie etc., in base ai quali sia inequivocabilmente individuabile la consistenza del manufatto preesistente. Da qui la precisazione per cui, l'utilizzazione del termine «consistenza», da parte del legislatore, nell'art. 3, comma 1, lett. d)  del DPR 380/01, relativo ai casi di ristrutturazione, inevitabilmente include tutte le caratteristiche essenziali dell'edificio preesistente (volumetria, altezza, struttura complessiva, etc.), con la conseguenza che, in mancanza anche di uno solo di tali elementi, necessari per la dovuta attività ricognitiva, dovrà escludersi la sussistenza del requisito richiesto dalla norma. Parimenti, detta verifica non potrà essere rimessa ad apprezzamenti meramente soggettivi o al risultato di stime o calcoli effettuati su dati parziali, ma dovrà, invece, basarsi su dati certi, completi ed obiettivamente apprezzabili. 

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Urbanistica.Requisito della cosiddetta doppia conformità

Dettagli
Categoria principale: Urbanistica
Categoria: Corte Costituzionale
Pubblicato: 16 Luglio 2024
Visite: 1354

Corte costituzionale n.125 del 15 luglio 2024
Oggetto: Edilizia e urbanistica - Titoli edilizi - Norme della Provincia autonoma di Trento - Concessione in sanatoria - Requisito della cosiddetta doppia conformità - Previsione che consente, in deroga a tale requisito, il rilascio della concessione edilizia quando è regolarmente richiesta e conforme, al momento della presentazione della domanda, alle norme urbanistiche vigenti e non in contrasto con quelle adottate, anche se l'opera per la quale è richiesta è già stata realizzata abusivamente - Denunciata normativa che viola i principi di uguaglianza e ragionevolezza - Lesione dello statuto autonomo della Regione trentina, il quale subordina l’esercizio della potestà legislativa delle Province di Trento e di Bolzano in materia di urbanistica e piani regolatori al rispetto dei principi dell’ordinamento giuridico della Repubblica.

Dispositivo: illegittimità costituzionale

SENTENZA N. 125

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Urbanistica.Sanzioni degli abusi edilizi realizzati su suoli demaniali

Dettagli
Categoria principale: Urbanistica
Categoria: Consiglio di Stato
Pubblicato: 16 Luglio 2024
Visite: 2145

Consiglio di Stato Sez. VII n. 4917 del 31 maggio 2024
Urbanistica.Sanzioni degli abusi edilizi realizzati su suoli demaniali

L’art. 35 del testo unico dell’edilizia, utilizzando il riferimento al solo “responsabile” dell’abuso, ha chiaramente a mente che il responsabile non può in alcun modo divenire proprietario, in quanto, appunto, ha costruito su suolo pubblico. Da qui la piana soluzione interpretativa secondo la quale nella particolare ipotesi relativa alla sanzione degli abusi realizzati sul demanio e sui beni appartenenti al patrimonio dello Stato o di enti pubblici, il proprietario è esonerato totalmente dal coinvolgimento nel procedimento sanzionatorio. In questi casi specifici le sanzioni demolitorie possono essere legittimamente irrogate unicamente nei confronti del responsabile dell’abuso : questo è il senso da attribuire, in fattispecie di questo tipo, alla nozione di “responsabile”.

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Rifiuti.Sequestro e legittimazione del socio all'impugnazione

Dettagli
Categoria principale: Rifiuti
Categoria: Cassazione Penale
Pubblicato: 15 Luglio 2024
Visite: 1546

Cass. Sez. III n. 26543 del 5 luglio 2024 (CC 10 apr 2024)
Pres. Ramacci Est. Aceto Ric. PM in proc. Bernardi
Rifiuti.Sequestro e legittimazione del socio all'impugnazione

Il singolo socio non è legittimato ad impugnare i provvedimenti in materia di sequestro preventivo di beni di proprietà di una società, attesa la carenza di un interesse concreto ed attuale, non vantando egli un diritto alla restituzione della cosa o di parte della somma equivalente al valore delle quote di sua proprietà, quale effetto immediato e diretto del dissequestro. Nel caso in cui il legale rappresentante sia rimasto inerte e la società possa subire un danno dal mancato dissequestro, il socio ha il potere di sollecitare gli organi sociali ad agire nell'interesse di quest’ultima (fattispecie relativa al sequestro preventivo di un impianto di recupero di rifiuti speciali non pericolosi costituiti da rottami metallici, di beni aziendali organizzati per l’esercizio dell’impresa, di quote sociali della società, dei mezzi e dei macchinari presenti all’interno dell’insediamento produttivo)

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  • Danno ambientale.Azioni di prevenzione
  • Ambiente in genere.Tollerare l’Ilva e dirsi Europei è un ossimoro
  • Rumore.Piano di classificazione acustica
  • Urbanistica.Demolizione e sanatoria
  • Ambiente in genere.Procedimento Autorizzatorio Unico Regionale-PAUR
  • Urbanistica.Momento di consumazione del reato
  • Elettrosmog.Criteri localizzativi degli impianti di telefonia mobile
  • Urbanistica.Subordinazione sospensione condizionale alla demolizione
  • Ambiente in genere. Autonomia tra VIA ed AIA
  • Beni ambientali.Elemento soggettivo del reato paesaggistico

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