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LEXAMBIENTE Rivista giuridica a cura di Luca Ramacci - ISSN 2499-3174
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Rifiuti.End of waste 

Dettagli
Categoria principale: Rifiuti
Categoria: Giurisprudenza Amministrativa TAR
Pubblicato: 08 Ottobre 2024
Visite: 1562

TAR Piemonte Sez. II n. 938 del 2 settembre 2024
Rifiuti.End of waste 

Un fondamentale precetto dell’art. 184 ter, comma 1, lett. d) D.Lgs. 152/2006 indica quale autonomo requisito rilevante ai fini della cessazione della qualifica di rifiuto che “l’utilizzo della sostanza o dell’oggetto non porterà a impatti complessivi negativi sull’ambiente o sulla salute umana”. Benché tale requisito sia espressione di un principio informatore della disciplina dei rifiuti e non possa di per sé dirsi innovativo, tuttavia, la sua autonoma considerazione da parte del legislatore vale a chiarire che, affinché il rifiuto sia sottratto al regime tutorio suo proprio, occorre che l’assenza di effetti negativi sull’ambiente o la salute sia accertata prima che il materiale sia utilizzato o commercializzato alla stregua di un prodotto “primario”. Fino a tale momento dovrà trovare applicazione, ai sensi del comma 5 dell’art. 184 ter, la disciplina in materia di gestione dei rifiuti.

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Urbanistica.Esecuzione della demolizione e principio di proporzionalità

Dettagli
Categoria principale: Urbanistica
Categoria: Cassazione Penale
Pubblicato: 07 Ottobre 2024
Visite: 1606

Cass. Sez. III n. 35008 del 18 settembre 2024 (CC 12 giu 2024)
Pres. Ramacci Rel. Aceto Ric. Leva
Urbanistica.Esecuzione della demolizione e principio di proporzionalità

Il principio di proporzionalità presuppone la cogenza dell’ordine di demolizione dell’opera abusivamente realizzata e la sua inderogabile funzione ripristinatoria di un “ordine urbanistico” tuttora violato, non potendo essere utilizzato per eludere tale funzione con il rischio di legittimare ‘ex post’, nei fatti, condotte costituenti reato e di consolidarne il relativo prodotto/profitto. Il principio di proporzionalità si frappone all’esecuzione dell’ordine di demolizione per ragioni estranee alla adozione dell’ordine stesso; esso non incide nella fase deliberativa dell’ordine stesso, bensì in quella esecutiva. Per questo i fatti addotti a sostegno del rispetto del principio di proporzionalità devono essere allegati (e accertati) in modo rigoroso, dovendosene far carico (quantomeno sul piano dell’allegazione) chi intende avvalersene per paralizzare il ripristino di un ordine violato, tanto più se si stratta dello stesso autore dell’abuso. Né tali fatti possono dipendere dall’inerzia o dalla volontà dell’autore dell’abuso o del destinatario dell’ordine. Va, al riguardo, ricordato (e sottolineato) che l’ordine di demolizione ingiunto dal pubblico ministero costituisce esecuzione (provvisoriamente a spese della collettività) dell’ordine già irrevocabilmente impartito dal giudice con sentenza pronunciata all’esito di un giusto processo svolto nel contraddittorio tra le parti. Il condannato (o i suoi aventi causa) non può “lucrare” sul tempo inutilmente trascorso dalla data di irrevocabilità della sentenza perché l’ingiunzione del pubblico ministero è causata proprio dalla sua inerzia, né può successivamente invocare il principio di proporzionalità allegando (colpevoli) inerzie o fatti da lui stesso posti in essere nella piena consapevolezza della natura abusiva dell’immobile, della precarietà della propria situazione abitativa, della persistente violazione dell’ordine. In altri termini: il principio di proporzionalità non può essere indiscriminatamente e genericamente dedotto e utilizzato per legittimare la violazione dell’ordine di demolizione irrevocabilmente impartito dal giudice, poiché a tanto si arriverebbe opponendo sempre e comunque la violazione del domicilio.

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Urbanistica. Acquisizione immobile abusivo e diritto di ipoteca

Dettagli
Categoria principale: Urbanistica
Categoria: Corte Costituzionale
Pubblicato: 07 Ottobre 2024
Visite: 2605

Corte costituzionale n. 160 del 3 ottobre 2024
Oggetto: Privilegio, pegno e ipoteca - Edilizia e urbanistica - Interventi eseguiti in assenza di permessi di costruire - Acquisizione gratuita di diritto al patrimonio del comune del bene e dell’area di sedime, se il responsabile dell’abuso non provvede alla demolizione e al ripristino dello stato dei luoghi nel termine di novanta giorni dall’ingiunzione - Mancata previsione, in tale ipotesi, della permanenza dell’ipoteca giudiziale iscritta sul terreno a garanzia del credito ipotecario - Denunciata disciplina che cancella il diritto del creditore ipotecario, benché quest’ultimo non abbia alcuna responsabilità nell’abuso edilizio e nel conseguente rifiuto di procedere alla demolizione dell’immobile - Disposizione che non consente al medesimo creditore di partecipare al procedimento, opponendosi all’edificazione abusiva o all’ordine di demolizione - Previsione che limita il diritto del creditore di agire in sede esecutiva, in assenza di circostanze eccezionali e circoscritte nel tempo - Norma che, dirimendo il conflitto fra il potere di acquisizione gratuita al patrimonio indisponibile del comune dell’immobile costruito in totale difformità o assenza della concessione e il diritto del creditore ipotecario a soddisfarsi sul fondo oggetto della garanzia, afferma l’assoluta prevalenza del primo.
Dispositivo: illegittimità costituzionale parziale - ill. cost. parziale conseg. ex art. 27 legge n. 87/1953 - inammissibilità

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Rumore.Sindacato giurisdizionale sul piano di classificazione acustica

Dettagli
Categoria principale: Rumore
Categoria: Consiglio di Stato
Pubblicato: 07 Ottobre 2024
Visite: 1218

Consiglio di Stato Sez. IV n. 7412 del 4 settembre 2024
Rumore.Sindacato giurisdizionale sul piano di classificazione acustica

L’onere della classificazione acustica del territorio spetta ex lege ai Comuni, che esprimono una funzione lato sensu pianificatoria, inserita in un nucleo particolarmente ampio di discrezionalità amministrativa, sicché il sindacato giurisdizionale sul piano di classificazione acustica, come per gli altri atti di pianificazione del territorio, incontra necessariamente precisi limiti al fine di non invadere sfere di valutazione che spettano in via esclusiva all’amministrazione; tale sindacato è ammesso, infatti, nei soli casi di illogicità, irrazionalità ovvero travisamenti sintomatici della sussistenza del vizio di eccesso di potere e, più in generale, quando viene violato il principio di ragionevolezza. Non si tratta, quindi, di sindacare il merito di scelte opinabili, ma di verificare se queste scelte siano assistite da una credibilità razionale supportata da valide leggi scientifiche. 

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Acque.Assimilazione acque reflue industriali alle acque reflue domestiche

Dettagli
Categoria principale: Acque
Categoria: Cassazione Penale
Pubblicato: 04 Ottobre 2024
Visite: 1919

Cass. Sez. III n. 35110 del 19 settembre 2024 (UP 15 mag 2024)
Pres. Ramacci Rel. Aceto Ric. Belardo
Acque.Assimilazione acque reflue industriali alle acque reflue domestiche

In tema di inquinamento idrico, l'assimilazione, ai fini della disciplina degli scarichi e delle autorizzazioni, di determinate acque reflue industriali alle acque reflue domestiche è subordinata alla dimostrazione della esistenza delle specifiche condizioni individuate dalle leggi che la prevedono, restando applicabili, in difetto, le regole ordinarie

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Sviluppo sostenibile.Torri eoliche e tutela del paesaggio

Dettagli
Categoria principale: Sviluppo sostenibile
Categoria: Consiglio di Stato
Pubblicato: 04 Ottobre 2024
Visite: 1520

Consiglio di Stato Sez. IV n. 7400 del 4 settembre 2024
Sviluppo sostenibile. Torri eoliche e tutela del paesaggio

Allo stato della normativa le torri eoliche vanno riguardate come potenziali elementi detrattori del paesaggio, in quanto si tratta in sintesi estrema di impianti industriali, nel caso di specie si deve affermare che la presenza di numerosi impianti di questo tipo già installati, e quindi di un parziale degrado della zona interessata, non impedisce di negare la VIA per installarne di ulteriori, dato che in questo modo si impedisce un degrado ulteriore.

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  • Urbanistica.Demolizione e principio di proporzionalità
  • Rifiuti.Obblighi di bonifica e principio chi inquina paga
  • Rifiuti.Carcasse scarti e sangue di animali
  • Rifiuti.Localizzazione discariche
  • Urbanistica.Giudicato amministrativo e giudice penale
  • Ambiente in genere. Monitoraggio reati ambientali 2003
  • Rifiuti.Responsabilità del conduttore di immobile concesso in locazione
  • Urbanistica.Sospensione condizionale e termine per adempiere all'obbligo di demolizione del manufatto abusivo
  • Rifiuti.Realizzazione di discariche di materiali contenenti amianto e coordinamento tra interessi pubblici e tutela della salute privata
  • Rifiuti.Raccolta dei rifiuti delle navi

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