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LEXAMBIENTE Rivista giuridica a cura di Luca Ramacci - ISSN 2499-3174
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Danno Ambientale.Ancora sulla minaccia di danno ambientale e sul ruolo dell'operatore interessato La Cassazione chiarisce.

Dettagli
Categoria principale: Danno Ambientale
Categoria: Dottrina
Pubblicato: 25 Settembre 2024
Visite: 1747

Ancora sulla minaccia di danno ambientale e sul ruolo dell'operatore interessato. La Cassazione chiarisce.

di Leonardo PACE

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Acque.Liquami zootecnici

Dettagli
Categoria principale: Acque
Categoria: Cassazione Penale
Pubblicato: 24 Settembre 2024
Visite: 1168

Cass. Sez. III n. 29351 del 19 luglio 2024 (UP 5 apr 2024)
Pres. Aceto Rel. Galanti Ric. Ponticelli
Acque.Liquami zootecnici

In assenza di uno «scarico» in senso tecnico-giuridico, i liquami zootecnici costituiscono rifiuto ai sensi dell’art. 185, comma 1, lett. a), D.Lgs. n. 152/32006, con applicazione della disciplina della parte quarta del Decreto anche in termini sanzionatori, ai sensi dell’art. 256 del Testo Unico. Il nesso funzionale e diretto delle acque con il corpo recettore può essere attuato mediante «qualunque sistema stabile di collettamento» che ne consenta la canalizzazione senza soluzione di continuità, e non necessariamente attraverso una «condotta»: quindi, per «scarico», si deve intendere l'immissione nel corpo recettore tramite condotta o comunque tramite un sistema di canalizzazione anche se non necessariamente costituito da tubazioni. Tuttavia - e questo è il fulcro della tematica - va escluso un ritorno al concetto di «scarico indiretto» che era previsto dalla «legge Merli» (art. 1, lettera a) e che non è stato riproposto nel d. lgs. n. 152 del 2006.

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Ambiente in genere.Sentenza Ilva, una decisione discutibile: è solo casuale?

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Categoria principale: Ambiente in genere
Categoria: Dottrina
Pubblicato: 24 Settembre 2024
Visite: 1173

Sentenza Ilva, una decisione discutibile: è solo casuale?
di Gianfranco AMENDOLA

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Urbanistica.Vincoli conformativi ed espropriativi

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Categoria principale: Urbanistica
Categoria: Consiglio di Stato
Pubblicato: 24 Settembre 2024
Visite: 1013

Consiglio di Stato Sez. VI n. 5842 del 2 luglio 2024
Urbanistica.Vincoli conformativi ed espropriativi

I vincoli conformativi si differenziano dai vincoli espropriativi o sostanzialmente espropriativi atteso che i primi sono quelli che dividono in tutto o in parte il territorio comunale in zone assoggettate a una disciplina dello ius aedificandi omogenea (cd. zonizzazione) e che dunque si connotano per il fatto di incidere su una generalità di beni, potenzialmente appartenenti a una pluralità indifferenziata di soggetti, beni che vengono accumunati in ragione delle caratteristiche intrinseche degli stessi e del contesto nel quale si inseriscono; mentre i secondi sono quelli che riservano alla mano pubblica l'edificazione in una specifica area (cd. localizzazione) o che svuotano sostanzialmente di contenuto del diritto di proprietà su di un determinato bene; mentre con il vincolo conformativo si provvede a una zonizzazione dell’intero territorio comunale o di parte di esso, così da incidere su di una generalità di beni e nei confronti di una pluralità indifferenziata di soggetti in funzione della destinazione dell'intera zona in cui i beni ricadono e in ragione delle sue caratteristiche intrinseche, con il vincolo espropriativo si incide in modo particolare su beni determinati in funzione della localizzazione di un’opera pubblica; invero, i vincoli conformativi non comportano la perdita definitiva della proprietà privata, ma impongono limitazioni e condizioni restrittive agli interventi edilizi in funzione degli obiettivi di tutela dell'interesse pubblico e, a differenza, dei vincoli espropriativi, pur limitando e condizionando l'attività edificatoria, non comportano indennizzi per le limitazioni previste dallo strumento urbanistico e non hanno scadenza temporale.

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Beni culturali.Presunzione di proprietà pubblica

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Categoria principale: Beni Culturali
Categoria: Cassazione Penale
Pubblicato: 23 Settembre 2024
Visite: 1387

Cass. Sez. III n. 31809 del 5 agosto 2024 (CC 7 giu 2024)
Pres. Galterio Rel. Galanti Ric. Passerin
Beni culturali.Presunzione di proprietà pubblica

Sui beni culturali vige una presunzione di proprietà pubblica con la conseguenza che essi, sulla base di una oramai ultrasecolare tradizione normativa, appartengono allo Stato italiano in virtù della legge (legge n. 364 del 1909; r.d. n. 363 del 1913; legge n. 1089 del 1939; articoli 826, comma 2, 828 e 832 del codice civile), la cui disciplina è rimasta sostanzialmente invariata anche a seguito della introduzione del decreto legislativo n. 42 del 2004. Sono fatte salve ipotesi tassative e particolari, nelle quali il privato che intenda rivendicare la legittima proprietà di reperti archeologici o comunque di beni qualificabili come culturali deve fornire la relativa, rigorosa prova, dimostrando, alternativamente che: 1) reperti gli siano stati assegnati in premio per il loro ritrovamento; 2) i reperti gli siano stati ceduti dallo Stato; 3) i reperti siano stati acquistati in data anteriore all’entrata in vigore della legge n. 364 del 1909. 

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Rifiuti.D.M. 28 giugno 2024 n. 127

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Categoria principale: Rifiuti
Categoria: Legislazione nazionale
Pubblicato: 23 Settembre 2024
Visite: 1423

MINISTERO DELL'AMBIENTE E DELLA SICUREZZA ENERGETICA
DECRETO 28 giugno 2024 n. 127  
Regolamento recante disciplina della cessazione della qualifica di rifiuto dei rifiuti inerti da costruzione e demolizione, altri rifiuti inerti di origine minerale, ai sensi dell'articolo 184-ter, comma 2, del decreto legislativo 3 aprile 2006, n. 152/2006. (24G00144) (GU Serie Generale n.213 del 11-09-2024)
note: Entrata in vigore del provvedimento: 26/09/2024 

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  • Beni ambientali.Bellezze d'insieme
  • Urbanistica.Reato di cui all'art. 75 TU edilizia
  • La tariffa di conferimento dei rifiuti diminuisce in caso di variazioni istat negative secondo il principio di copertura dei costi efficienti
  • Ambiente in genere.Valutazione di impatto ambientale e sindacato giurisdizionale
  • Rfiuti.Abbandono e deposito incontrollato
  • Ecodelitti. Inquinamento ambientale e responsabilità pubblici amministratori
  • Elettrosmog.Fasce di rispetto per gli elettrodotti quale vincolo di inedificabilità assoluta
  • Ambiente in genere.Delega di funzioni e responsabilità a titolo di colpa del legale rappresentante di una società 
  • Ambiente in genere.Classificazione di un territorio come zona di protezione speciale
  • Rifiuti. Individuazione da parte del Comune di siti non compatibili con gli impianti di smaltimento rifiuti

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