Cons. Stato Sez. VI sent. 1766 del 18 aprile 2007
Beni Ambientali. Autorizzazione postuma
L’esercizio del potere sanzionatorio previsto dall’art. 15 L. n. 1497/1939 non resta precluso dalla verificazione in via postuma della compatibilità ambientale dell’opera edilizia abusiva, dal momento che l’accertamento successivo di detta compatibilità non cancella comunque il residuo potere-dovere di procedere alla applicazione della sanzione per la violazione dell’obbligo di conseguire in via preventiva il titolo di assenso necessario per la realizzazione dell’intervento, sancito dall’art. 7 L. n. 1497
REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

N.1766/2007
Reg.Dec.
N. 9750 Reg.Ric.
ANNO 2001


Consiglio di Stato in sede giurisdizionale (Sezione Sesta) ha pronunciato la seguente


DECISIONE


sul ricorso in appello proposto dal Ministero per i beni e le attività culturali, in persona del Ministro p.t. e dalla Soprintendenza per i beni A.A.A.S della Puglia, in persona del Soprintendente p.t., entrambi rappresentati e difesi dall’Avvocatura Generale dello Stato presso i cui uffici sono legalmente domiciliati in Roma, via dei Portoghesi n.12,


contro


Paiano Rosa Vincenza, non costituita in giudizio;


per l'annullamento


della sentenza del Tribunale Amministrativo Regionale della Puglia, Sez.I di Lecce, 22 giugno 2000, n. 2881; Il
Visto il ricorso con i relativi allegati;
Visti gli atti tutti della causa;
Relatore alla pubblica udienza del 30 gennaio 2007 il Consigliere Lanfranco Balucani e udito l’avv. dello Stato D’Ascia;
Ritenuto e considerato in fatto e in diritto quanto segue:


FATTO E DIRITTO


1. Con due distinti ricorsi proposti dinanzi al TAR Puglia, sede di Lecce, la sig.ra Paiano Rosa Vincenza impugnava rispettivamente:
a) la determinazione del dirigente del Settore urbanistico - Ufficio paesaggistico della Regione Puglia del 18.3.1999, n. 33 nella parte in cui negava il nulla-osta paesaggistico ex art. 7 L. n. 1497/1939 in merito alla istanza di concessione in sanatoria di un manufatto abusivo realizzato dalla ricorrente in loc. Canali di Otranto, dando invece applicazione all’art. 15 L. n. 1497/1939;
b) il decreto del Soprintendente per i beni A.A.A.S. della Puglia del 13.5.1999 con il quale veniva annullata la determinazione regionale anzidetta nella parte in cui ha rilasciato il nulla-osta per le opere di completamento del manufatto abusivo.


2. Con la sentenza indicata in epigrafe il TAR adito, riuniti i ricorsi in premessa, li ha accolti entrambi annullando i provvedimenti impugnati.


3. La anzidetta pronuncia è stata impugnata dalla Amministrazione per beni e le attività culturali, con l’atto di appello in esame, nella sola parte in cui il giudice di primo grado ha statuito che l’autorizzazione ambientale “postuma” preclude la irrogazione della sanzione pecuniaria di cui all’art. 15 L. n.1497/1939.ù


4. L’appello è fondato.
Invero, secondo l’orientamento già espresso da questa Sezione, l’esercizio del potere sanzionatorio previsto dall’art. 15 L. n. 1497/1939 non resta precluso dalla verificazione in via postuma della compatibilità ambientale dell’opera edilizia abusiva, dal momento che l’accertamento successivo di detta compatibilità non cancella comunque il residuo potere-dovere di procedere alla applicazione della sanzione per la violazione dell’obbligo di conseguire in via preventiva il titolo di assenso necessario per la realizzazione dell’intervento, sancito dall’art. 7 L. n. 1497 (così Cons.St. VI, 22 dicembre 2004, n. 8188 e 21 aprile 2001, n. 912; nello stesso senso anche: Cons.St. IV, 15 novembre 2004, n. 7405 e 3 maggio 2005, n. 2111).


5. Alla stregua dell’orientamento anzidetto, che è pienamente condiviso dal Collegio, il ricorso in appello proposto dalla istante Amministrazione deve essere accolto e per l’effetto, in riforma della sentenza appellata, deve essere confermata la irrogazione della sanzione di cui all’art. 15 L. n.1497 nei confronti della ricorrente in primo grado.
Sussistono giusti motivi per compensare le spese processuali del presente grado di giudizio tra le parti in causa.


P.Q.M.


Il Consiglio di Stato in sede giurisdizionale, Sezione Sesta, accoglie il ricorso in appello indicato in epigrafe nei sensi e per gli effetti di cui in motivazione.
Spese compensate.
Ordina che la presente decisione sia eseguita dall'Autorità amministrativa.